COS’E’?

Il reflusso gastro-esofageo è una patologia molto comune caratterizzata dalla risalita involontaria di materiale gastrico lungo l’esofago e talvolta fino alla gola.

Le manifestazioni tipiche sono il bruciore retrosternale e il rigurgito, tuttavia si possono riscontrare numerosi altri sintomi quali la tosse cronica, l’asma, la faringite e il dolore al petto.

Ci sono dei fattori di rischio che conducono allo sviluppo della patologia, ad esempio una componente ereditaria, il sovrappeso, il fumo, l’alcool, la gravidanza e lo stress.

Alcune persone non si rendono conto di avere questa problematica e confondono la tosse, la difficoltà di deglutizione o la sensazione di acidità in bocca, con delle affezioni respiratorie o dentarie. Altre persone invece ne soffrono a livelli tali da compromettere la loro quotidianità, con inevitabili cambiamenti della qualità dell’alimentazione e del sonno.

TERAPIE CONVENZIONALI

Le terapie convenzionali che intervengono su questa patologia sono di tipo farmacologico, tuttavia la comunità scientifica riconosce l’importanza di un corretto stile di vita per migliorare i sintomi. Ad esempio è utile diminuire il consumo di alcool, non fumare, dormire sul fianco sinistro con la testa ben sostenuta da uno o due cuscini ed evitare di assumere elevate quantità di cibo due ore prima di andare a letto, soprattutto per chi presenta sintomi notturni. Inoltre è consigliabile eliminare quei cibi e bevande (spezie, agrumi, grassi, cibi contenenti caffeina, bevande gassose…) che stimolano il reflusso.

COSA FA L’OSTEOPATA?

Gli ultimi studi scientifici (Eherer A.J. et al, 2012; Casale et al., 2016) rivelano l’importanza di una buona funzionalità del diaframma per migliorare la gestione del reflusso. Il diaframma è un muscolo a forma di cupola, che separa la cavità toracica da quella addominale e collega l’esofago allo stomaco, tramite lo iato esofageo. A causa della stretta correlazione anatomica, se questo muscolo va in tensione, l’esofago e lo stomaco non riescono a muoversi correttamente, provocando i sintomi del reflusso.

In questo ambito la Medicina Osteopatica è un’efficace soluzione, per riequilibrare in modo funzionale il diaframma e permettere quindi la diminuzione della sintomatologia.

L’osteopata, tramite un’attenta analisi anamnestica e un accurato esame obiettivo, rileva quegli ostacoli che possono influire negativamente sull’elasticità del diaframma. Le disfunzioni riscontrate vengono trattate, applicando delle forze correttive, per ridurre le restrizioni e restituire la mobilità ai tessuti, al fine di permettere all’organismo di trovare un proprio equilibrio e benessere.

Dr.ssa Silvia De Nardi
Fisioterapista e Osteopata

 Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *